ATTREZZATURE DI ESTINZIONE (DM 10/03/98 ALL. V)

ESTINTORI PORTATILI E CARRELLATI

La scelta degli estintori portatili e carrellati deve essere determinata in funzione della classe di incendio e del livello di rischio del luogo di lavoro.
Il numero e la capacità estinguente degli estintori portatili devono rispondere ai valori indicati nella tabella riportata nel Decreto (in funzione del rischio e della superficie protetta); per quanto attiene gli incendi di classe A e B ed ai criteri di seguito indicati:
- il numero dei piani (non meno di un estintore a piano);
- la superficie in pianta;
- lo specifico pericolo di incendio (classe di incendio);
- la distanza che una persona deve percorrere per utilizzare un estintore (< o = a 30 m).
Per quanto attiene gli estintori carrellati, la scelta del loro tipo e numero deve essere fatta in funzione della classe di incendio, livello di rischio e del personale addetto al loro uso.
In relazione alla valutazione dei rischi, ed in particolare quando esistono particolari rischi di incendio che non possono essere rimossi o ridotti, in aggiunta agli estintori occorre prevedere impianti di spegnimento fissi, manuali od automatici.
In ogni caso, occorre prevedere l'installazione di estintori portatili per consentire al personale di estinguere i principi di incendio.
L'impiego dei mezzi od impianti di spegnimento non deve comportare ritardi per quanto concerne l'allarme e la chiamata dei Vigili del Fuoco né per quanto attiene l'evacuazione da parte di coloro che non sono impegnati nelle operazioni di spegnimento.
Impianti di spegnimento di tipo fisso (sprinkler o altri impianti automatici) possono essere previsti nei luoghi di lavoro di grandi dimensioni o complessi od a protezione di aree ad elevato rischio di incendio.
La presenza di impianti automatici riduce la probabilità di un rapido sviluppo dell'incendio e pertanto ha rilevanza nella valutazione del rischio globale.
Qualora coesistano un impianto di allarme ed uno automatico di spegnimento, essi devono essere collegati tra di loro.
Gli estintori portatili si classificano in base alla sostanza estinguente che contengono e quindi esistono estintori ad acqua, a schiuma, a polvere, ad anidride carbonica e ad idrocarburi alogenati.
Ogni estintore è caratterizzato da una etichetta che il D.M.20/12/1982 prevede debba riportare varie indicazioni sia descrittive che identificative grazie anche a diversi pittogrammi.
Indicazione importante sarà quella relativa a quale tipo di combustibile l’estintore è idoneo e quindi incendi di solidi (classe A), incendi con combustibili liquidi (classe B), combustibili gassosi (classe C). 
Per quanto concerne gli incendi di classe D, quando il combustibile è un metallo, raramente si trovano in commercio estintori portatili adatti. 
Ne esistono a polveri speciali, ma solo l’intervento dei VV.F. è adatto ad affrontare tale emergenza.
Sull’etichetta dovrà essere riportata anche l’illustrazione relativa alla classe d’incendio.
Accanto alla classe d’incendio per cui può essere utilizzato, l’etichetta di ogni estintore riporta un numero. 
Questo sta a significare la potenzialità che viene calcolata su fuochi standard e a numero maggiore corrisponde capacità maggiore.
Per i fuochi di combustibili solidi, quindi di classe A, il calcolo viene fatto in base alla capacità estinguente su cataste standard di tronchetti in legno di pino con base di dimensione fissa e altezza espressa dal numero (in dm) e cioè un estintore di classe 13A significa che è stato capace di spegnere il fuoco di una catasta di base standard e alta 130 cm.
Per i fuochi di classe B il focolaio tipo è un recipiente cilindrico in acciaio di dimensioni standard e il numero sull’estintore indica i litri di una miscela fatta per 2/3 di benzina ed 1/3 di acqua che se accesa, quel determinato estintore è in grado di spegnere. 
Quindi un estintore 89B ha capacità su una miscela fatta da 59,5 l di benzina e 29,5 l. di acqua.
La sigla C significa che l’estintore ha la capacità di spegnere un getto standard di gas infiammabile per due volte consecutive.
Bisogna tener presente che un estintore portatile può soffocare solo un principio d’incendio, mentre è utilissimo per aprirsi una via di fuga se ci troviamo coinvolti in un incendio vero e proprio.
L’azione di un estintore portatile dura pochi secondi per cui deve essere utilizzato nella maniera più idonea dirigendo il getto alla base della fiamma o alla base di ciò che alimenta la fiamma, ponendosi nella direzione opposta ai fumi e in favore di vento se siamo all’aperto, sempre con una via di fuga libera alle spalle. 
Se più operatori agiscono di concerto mai assumere posizioni contrapposte ma fianco a fianco con un angolo massimo di 90 . Se stiamo agendo contro un incendio di un combustibile liquido in un recipiente, mai dirigere il getto al centro del recipiente in quanto si potrebbero avere proiezioni di liquido infiammato.
Porsi sempre ad una giusta distanza tenendo presente che la lunghezza del getto utile varia da estintore a estintore in base alla sostanza contenuta e alle dimensioni dell’estintore.

Uso degli degli estintori portatili :
- sganciare l’estintore dal suo supporto, sollevandolo con entrambe le mani e, appoggiato a terra, togliere la spina di sicurezza della valvola erogatrice;
- afferrare con una mano la maniglia della bombola e con l’altra la presa del tubo flessibile della lancia;
- provare preliminarmente l’estintore: dare un breve colpo di scarica per verificarne l’efficienza;
- agire e operare sempre sopravento: osservare la direzione del fumo e delle fiamme ed evitare di stare sottovento;
- durante lo spegnimento brandeggiare lentamente la lancia dell’estintore, puntare e spostarsi successivamente;
- dopo aver usato l’estintore metterlo in sicurezza.

Gli estintori portatili devono essere installati in modo da consentirne la visibilità, la facile accessibilità, la protezione da urti accidentali e dalla caduta di oggetti.
Sono di tipo pressurizzato, si possono usare in qualsiasi ambiente contro qualsiasi tipo di incendio. Il serbatoio è collaudato a 30 atm.
Per azionarli basta togliere la sicura e premere la leva della valvola di comando mantenendo l’apparecchio verticale e orientando il getto alla base della fiamma. La polvere contenuta ha come componente chimico il Fosfato Mono Ammonico (MAP) che è efficace contro incendi di combustibili solidi (classe A) di liquidi infiammabili (B) e (A), di gas (C). 
L’azione estinguente è basata sul soffocamento e sul raffreddamento. 
Si ha soffocamento per reazione del MAP con gli agenti ossidanti e liberazione di gas che neutralizza l’O2 e anche per deposizione della polvere sui materiali in combustione che crea una barriera. 
Il raffreddamento è dato dall’assorbimento del calore da parte della reazione di catalisi negativa di decomposizione della polvere a contatto con la fiamma.
E’ considerato portatile fino alla carica di 12 Kg.
Per capacità superiori viene definito mobile ed è dotato di ruote per lo spostamento. 
Il tipo da 250 Kg è definito carrellato e allestito in modo da essere trainato.
Estintore di facile utilizzo, per usarlo basta dirigere il cono erogatore alla base della fiamma e premere la leva della valvola di comando naturalmente dopo aver liberato la sicura.
Indicato anche per impianti elettrici sotto tensione.
Il rapido passaggio dell’anidride carbonica dallo stato liquido a quello gassoso produce un notevole abbassamento della temperatura e l’estinguente uscendo si condensa in fiocchi bianchi che poi evaporano rapidamente (per questo il nome di estintori a neve o a ghiaccio).
Ha azione raffreddante per la grande suddivisione delle gocce d’acqua che polverizzate in particelle finissime si vaporizzano a contatto con la fiamma assorbendo così calore. 
In genere gli estintori di questo tipo hanno anche un additivo atto a ridurre la tensione superficiale dell’acqua aumentandone la capacità bagnante e penetrante. 
Si forma così un film acquoso superficiale che separa i vapori infiammabili dall’aria e quindi in parte si ha anche un’azione soffocante.
Per ragioni di sicurezza si suggerisce una distanza massima di 30 m tra un estintore e l’altro e almeno un estintore ogni 50 – 60 mq. 
Per ambienti che si sviluppano su più piani deve essere presente almeno un estintore per piano. 
Si possono installare a muro con apposite staffe e l’impugnatura non deve mai essere a più di 1,5 m dal suolo e si possono lasciare a terra in posizione verticale oppure con apposito portaestintore ma sempre facendo attenzione che non crei ingombro al passaggio e che non si trovi in fondo a un corridoio cieco, situazione pericolosa per l’eventuale utilizzatore. La posizione ideale è vicino a scale o ascensori o in vicinanza di quadri elettrici o altre fonti di rischio. Devono essere protetti dalle alte temperature e dai raggi solari essendo apparecchi sotto pressione. Devono essere ben visibili e segnalati da appositi cartelli di colore rosso.
Di seguito una tabella per riassumere lo stretto rapporto che esiste tra tipo d’incendio e sostanze estinguenti e loro efficacia:





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