IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA SULLE MALATTIE PROFESSIONALI

Il Sistema di sorveglianza delle malattie professionali, avviato in fase sperimentale in Lombardia e in Toscana ed esteso ad altre regioni negli anni successivi, dal 2007 è stato sostenuto dal Ministero della Salute al fine di attivare un sistema di sorveglianza esteso su scala nazionale. 
Anche in questo caso, le informazioni archiviate derivano dagli approfondimenti effettuati dal personale delle ASL che effettua le indagini per malattia professionale.
Il Sistema MAL.PROF costituisce un Sistema di sorveglianza “attivo” e “sensibile” in quanto la banca dati è alimentata, oltre che dalle denunce segnalazioni e dai referti pervenuti ai Servizi di prevenzione delle ASL di ciascuna Regione,anche dalla notifica di casi di patologia professionale acquisiti tramite la ricerca attiva condotta presso i reparti ospedalieri,sensibilizzando medici specialisti o d'azienda o con altre modalità programmate da ASL e Regioni.
Concentrando l'attenzione sul 2008, ultimo anno disponibile con dati controllati di tutte le regioni partecipanti (anche se il sistema è già stato alimentato da alcune regioni con i dati relativi al 2010), sono state registrate nell'archivio 17.021 segnalazioni di malattia professionale. 
Si ricorda che la copertura nazionale non è ancora completa. 
Il dato più interessante che emerge è la percentuale di casi con probabile nesso di causa tra malattia segnalata ed attività lavorativa, pari al 72%. Se si considera la tipologia delle malattie di origine professionale, si osserva che le ipoacusie e le malattie muscolo scheletriche sono quelle più frequenti, con percentuali rispetto al totale dei casi
rispettivamente pari al 39% ed al 34%, seguite dal gruppo dei tumori con percentuale pari
all'11%.
Si nota la notevole crescita negli ultimi anni delle malattia scheletriche, la cui quota rispetto al totale è più che triplicata tra il 2000 ed il 2008, in particolare per quanto riguarda le patologie del rachide e la sindrome del tunnel carpale. 
Tra i tumori di origine professionale, dal 2000 al 2008 è quasi triplicato il peso dei tumori della pleura e del peritoneo. 
Le patologie tumorali, che spesso determinano la morte del lavoratore, sono poco note all'opinione pubblica anche se i casi mortali,in alcune aree del paese, superano quelli degli
infortuni sul lavoro. 
Questo riscontro oggettivo determina la crescente attenzione delle regioni sia alle attività preventive per i lavoratori attualmente esposti, sia alle attività di supporto dovute ai lavoratori che lo sono stati in passato (diagnosi precoce con sistemi di sorveglianza sanitaria, etc).
Con riferimento alle differenze di genere, le malattie con più alta percentuale di casi tra le donne sono la sindrome del tunnel carpale e le malattie psichiche, entrambe con valori superiori al 61%, seguite dalle malattie della pelle e delle vie respiratorie superiori (43,2%); per contro, le malattie polmonari cronico ostruttive ed i tumori dell'apparato respiratorio sono presenti per la quasi totalità tra gli uomini (97,3%).
Ai fini della diffusione dei dati raccolti ed analizzati, è stata predisposta sul web un'area
dedicata al SistemaMAL.PROF.

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