Titolo X del Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.

La biosicurezza connessa all’utilizzo di vettori lentivirali nella sperimentazione biotecnologica

Titolo X del Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.

biosicurezza connessa all’utilizzo di vettori lentivirali nella sperimentazione biotecnologicaI vettori lentivirali sono diventati, negli ultimi anni, di uso comune in numerosi laboratori italiani ed è quindi importante comprendere a fondo l’origine di questi importanti strumenti biologici per la veicolazione di informazioni genetiche e le potenziali implicazioni di biosicurezza secondo quanto disposto dal Titolo X del Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. e dal Decreto Legislativo del 12 aprile 2001, n. 206.

La scelta di un particolare vettore è spesso guidata da considerazioni di tipo funzionale, quali una maggiore efficienza di trasduzione cellulare e di trasferimento genico, risulta tuttavia indispensabile procedere anche ad un’accurata valutazione del rischio per garantire la sicurezza non solo di coloro che ne beneficeranno in terapia, ma anche degli operatori che li manipolano.

Notevoli, infatti, sono stati gli sforzi fatti per arrivare allo sviluppo di vettori sempre più efficienti e, allo stesso tempo, sempre più sicuri.

Nel documento vengono analizzate le diverse tipologie di vettori lentivirali e vengono discussi gli aspetti da considerare nella valutazione dei rischi connessi alle operazioni con tali vettori, al fine di giungere alla corretta definizione delle misure di contenimento del rischio professionale, come richiesto dalle normative vigenti.

Sebbene a tutt’oggi non siano stati riportati incidenti a carico dei lavoratori del settore, tuttavia la messa a punto di metodi per la verifica di un’eventuale contaminazione del lavoratore può rivelarsi utile al fine di confermare l’efficacia delle misure di contenimento adottate ed a dare indicazioni per l’attivazione di piani specifici di sorveglianza sanitaria.

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