rischi in ambiente ospedaliero

ospedaliero
rischi in ambiente ospedaliero
Si ricorda che la normativa ha rivoluzionato il modo di operare delle aziende costruttrici di dispositivi medici, “al fine di offrire al mercato prodotti con un elevato e garantito grado di sicurezza ed affidabilità”. E questo elevato grado di sicurezza è spesso “garantito dalla presenza della marcatura CE di conformità apposta sul prodotto”.

L'acquisto di un dispositivo medico si deve scrupolosamente verificare che “insieme al prodotto siano fornite tutte le informazioni e le istruzioni d’uso necessarie (che devono essere sempre correttamente conservate) in materia di:
- destinazione d’uso del dispositivo;
- limitazione d’impiego del dispositivo;
- condizioni di utilizzo del dispositivo”.
Ed è evidente “come l’intrinseca sicurezza di un dispositivo medico sia condizione essenziale ma non sufficiente a garantire il paziente: a questa condizione deve infatti accompagnarsi un utilizzo appropriato e corretto del dispositivo”.

Ci si sofferma poi sulle varie macchine, attrezzature di lavoro utilizzate presenti normalmente anche nei vari reparti di un ospedale.
Ad esempio “nelle mense e nelle cucine (frullatori, coltelli elettrici, affettatrici, ecc.), in lavanderia (rotaie meccanizzate, trasporto abiti, lavatrici, ecc.), negli uffici (archivi meccanizzati, ecc.)”. Senza dimenticare gli utensili per manutenzione (trapani, seghetti, ecc.), le macchine per il trasporto e il sollevamento ( carrelli elevatori, piattaforme di sollevamento, ecc.), i cancelli automatizzati, ecc.

Ricordando che a livello normativo il datore di lavoro deve garantire che le macchine siano “a norma”, utilizzate in conformità al manuale d’uso e da parte di personale informato e formato ed eventualmente munito di D.P.I. (laddove necessario), vengono presentati alcuni dei rischi ai quali si può essere esposti.
Rischi che possono derivare:
- “dal contatto con parti mobili della macchina;
- dalla perdita di oggetti che sono spinti fuori della macchina a causa di qualche guasto;
- dal cattivo funzionamento della macchina”.
E gli addetti alle macchine operatrici devono fare un corretto uso ed avere la massima cura dei D.P.I. avuti in dotazione (ad esempio caschi, tappi auricolari, occhiali protettivi, visiere, guanti, scarpe antinfortunistiche…).

Ci soffermiamo sull’uso degli automezzi.

Non solo che i mezzi ospedalieri “possono essere utilizzati solo per esigenze di servizio dal personale autorizzato e munito di patente di guida adeguata”, ma che prima di
iniziare la guida di un mezzo è necessario controllare che:
- “la pressione dei pneumatici sia quella indicata dal costruttore;
- i pneumatici non presentino tagli o screpolature profonde;
- lo spessore del battistrada sia almeno di 1 mm;
- i freni siano efficienti;
- i segnali luminosi siano efficienti e puliti;
- i segnali acustici funzionino;
- i tergicristalli funzionino a dovere e le relative spazzole non siano usurate;
- a bordo vi siano, nel periodo invernale, le catene antineve complete di tutti gli accessori e il giubbotto ad alta visibilità”.
Inoltre durante la guida dell’automezzo il “conduttore deve:
- rispettare le norme sulla circolazione stradale (segnaletica, ecc.);
- mantenere un assetto di guida corretto;
- non compiere movimenti od azioni che distolgano la sua attenzione, pregiudicando la sicurezza;
- effettuare il rifornimento di carburante a motore spento;
- utilizzare sistematicamente le cinture di sicurezza;
- segnalare al responsabile ogni anomalia riscontrata;
- porre particolare attenzione al carico dei veicoli in modo che non sia superata la portata indicata nel documento di circolazione, non sia dimenticata la visibilità del conducente, il carico sia stabile, ecc;
- trasportare in sicurezza i materiali infettivi e i campioni diagnostici;
- è compito di ogni Responsabile di Servizio far effettuare la manutenzione ordinaria ogni 5.000 km o 6 mesi”.
Senza dimenticare che il conduttore non deve:
- “far uso di bevande alcoliche;
- usare i cellulari senza dispositivo vivavoce/auricolare;
- fumare a bordo degli automezzi aziendali”.

L’operatore alla guida del carrello elevatore è tenuto:
- a inizio lavoro “a controllare il regolare funzionamento del freno, dei comandi, dell’avvisatore acustico e delle luci”;
- a fine lavoro “a parcheggiare il carrello nel luogo designato, appoggiare le forcole sul pavimento (questo anche quando il carrello è abbandonato momentaneamente), spegnere il motore, asportare la chiave e azionare il freno di stazionamento”.

Commenti