Nel testo definitivo del ddl, sono saltati sia il taglio del 50% sui permessi
previsti dalla legge 104 per i disabili o la cura dei parenti affetti da
handicap sia la tassazione Irpef su pensioni e indennità di invalidità
(rimangono tassate le pensioni di guerra).
Resta invece l'aumento di un solo punto percentuale dell'aliquota IVA
attualmente al 21% (sterilizzato l'aumento dell'iva agevolata che non passa più
dal 10% all'11%).
A partire dal primo luglio 2013, l’aliquota Iva passa al 22%,
un punto in meno di quanto inizialmente preventivato. Una misura che, però, ha
finito per precludere la riduzione delle prime due aliquote
Irpef (23% fino a 15.000 e 27% da 15.000 a 28.000 euro). Rinviata la
facoltà per le Regioni di aggiornare l’Irpef regionale. Non manca
l’Irap: aumentano le deduzioni per lavoratore dipendente assunto a
tempo determinato (7500 euro dal 2014), con bonus ulteriore per quelli sotto i
35 anni (13500) e nel Mezzogiorno. Spinte verso l’alto anche le aliquote legate
al valore di produzione.Passiamo, dunque, al fronte dei servizi. Intanto,
dal 2013 l’Imu sulle abitazioni sarà a completo appannaggio
degli enti comunali, mentre l’erario continuerà a incassare quella relativa ai
capannoni. Le aliquote resteranno invariate, 0,4% sulla prima
casa e 0,76% sulle seconde, pari, cioè, a quanto previsto per le imprese, anche
se, su questo fronte, ai sindaci viene lasciata libertà di rialzo pari allo
0,3%. In generale, con la legge di stabilità viene istituito un Fondo per la
riduzione strutturale della pressione fiscale, foraggiato dalle
eccedenze dalla sottrazione tra surplus da attività di lotta all’evasione e
risorse necessarie a mantenere gli equilibri di bilancio: a stabilirlo, sarà il
Dpef ministeriale apposito. Da gennaio, arriva anche la Tares,
la nuova tassa sui rifiuti, che i sindaci avranno facoltà di posticipare
fino ad aprile. Passando, quindi, ai debiti
contratti con il fisco, si sottolinea la sparizione dei conti al di
sotto dei 2mila euro a partire dal primo luglio, con Ministero
dell’Economia che definirà le modalità e le quote di rimborso. Cartelle
pazze: tre mesi di tempo dopo la comunicazione, il cittadino potrà
appellarsi bloccando la pratica di riscossione, con tempo limite 220
giorni, scaduti i quali le cartelle pendenti vengono del tutto
annullate. Da ultimo, trova spazio in legge di stabilità anche la Tobin
Tax, in vigore per le operazioni finanziarie con aliquote allo 0,1% e
dello 0,2% . Il prelievo standard sui derivati potrà arrivare fino a 200 euro,
che dovranno essere versati dal soggetto che usufruisce dell’operazione. Sale a
4500 euro l’imponibile pagato da realtà operanti sul mercato dei prodotti
finanziari.....
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