Regione Toscana
Un alto numero di irregolarità è
stato riscontrato a seguito dei controlli fatti dalla Asl di Prato
nell'ambito del progetto Lavoro Sicuro: sono state registrate, infatti,
nel 68,8 % dei casi. Da sottolineare anche l'altrettanto notevole numero
di prescrizioni notificate alle aziende (1.978), di informative di
reato (1.870) la cui gravità si è dimostrata notevole "soltanto" in 186
casi che hanno comportato sequestri o chiusure.
Confermato il dato che vede le principali irregolarità (827)
concentrate nei macchinari utilizzati per le lavorazioni, poi negli
impianti elettrici non a norma (774), nei problemi di igiene (649),
nella presenza dei dormitori (340) e di cucine (152) con bombole di gas
(76). "Quello che emerge - commenta il presidente Rossi – è un quadro
che continueremo a tenere sotto controllo con l'obiettivo primario di
accrescere la sicurezza di chi lavora per scongiurare tragedie come
quella di Teresa mode, di garantire tutela, legalità e presenza dello
Stato in tutte le sue articolazioni. È per questo che ringrazio la
Procura per aver coordinato il blitz di stamani e per il contributo che
insieme alle forze di pubblica sicurezza e alle istituzioni locali dà a
questa grande opera di legalità che stiamo tutti insieme portando avanti
".
Renzo Berti, coordinatore del progetto, ha ricordato come nei prossimi
mesi il programma di attività preveda il completamento dei controlli in
tutte le circa 7.700 aziende presenti nell'area che va da Firenze a
Pistoia è comprende anche l'empolese, il rilancio del patto per il
lavoro sicuro al quale per il momento hanno aderito 155 aziende,
l'impegno per l'emersione fiscale ed infine il passaggio dalla fase
straordinaria all'attività ordinaria di controllo.
"I nostri programmi - ha concluso Berti - prevedono di sottoporre a
controlli altre 1.100 imprese da qui al 31 dicembre 2015. E stimiamo che
entro fine anno riusciremo ad incassare un totale generale di 4,5
milioni di euro di sanzioni".
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