Un miliardo e 300 milioni di euro investitori in sicurezza e ambiente
nel 2014, un dato infortuni che e' dello 0,25 ogni milione di ore
lavorate, 1,125 milioni di ore di formazione del personale sui temi
della sicurezza sempre nel 2014. Nel corso di un incontro svoltosi ieri
sera a Taranto, nella sede dell'Universita', e promosso da Confindustria
Taranto, l'Eni ha presentato il quadro delle proprie attivita' e ha
annunciato un rafforzamento dell'impegno sul piano della formazione.
L'occasione e' stata la presentazione a Taranto, dove l'Eni ha una
propria raffineria, del 'Codice della sicurezza sul lavoro' predisposto
da Ernesto Irace della Tonucci & Partners. Giuseppe Ricci, executive
vice president Healt, Enviroment & Quality, intervenuto nel
dibattito, ha affermato tra l'altrop che 'sul piano impiantistico e
strutturale si e' fatto molto in questi anni e l'indice degli infortuni
lo testimonia chiaro. Avere 0,25 su ogni milione di ore nei primi nove
mesi del 2015, significa un infortunio ogni quattro milioni di ore
lavorate. Dati molto avanzati'. 'Oggi, tuttavia, ci attende un altro
impegno egualmente importante: spingere al massimo sulla cultura della
sicurezza, fare in modo che diventi sempre piu' patrimonio di tutti. Lo
diciamo ai nostri dirigenti, ma anche e soprattutto ai nostri lavoratori
e contrattisti - ha proseguito Ricci -. Eni ha un appuntamento
importante che sono i road show della sicurezza: a cinque di questi ha
partecipato il nostro amministratore delegato proprio perche' vogliamo
la massima diffusione del messaggio e testimoniare anche l'attenzione
del vertice su questi problemi'. 'Aver raccolto ora in un libro tutte le
norme in materia di sicurezza sul lavoro, facendone un codice, va ora
in questa direzione - ha aggiunto Ricci -. Dare a tutti i nostri
operatori un punto di riferimento'. 'Come gruppo Eni - ha dichiarato
Domenico Noviello, executive vice president rapporti Organismi
associativi di Eni - non ci fermiamo a quello che stabilisce la legge in
materia di sicurezza e ambiente, ma ci sforziamo di trovare soluzioni
che ne migliorino l'efficacia e l'applicabilita'. D'altra parte, chi
opera in un giacimento petrolifero, ha nel suo dna il massimo rispetto
della sicurezza proprio perche' opera in condizioni molto particolari'.
'La nostra attenzione alla sicurezza, pero', non deve riguardare solo il
gruppo ma coinvolgere anche tutti coloro che con noi lavorano e quindi i
terzi - ha affermato Novello - su questa linea lavoriamo e incontri
come quello di Taranto, dove Eni e' presente, hanno anche il significato
di trasmettere alla platea delle imprese il senso della nostra
esperienza'. 'La specificita' di Taranto ha sempre fatto si' che qui
l'approccio ai temi della sicurezza e dell'ambiente fosse sempre molto
attento - ha affermato Luca Amoruso, direttore della raffineria Eni di
Taranto - nel novembre 2013, con alcuni ministri dell'epoca, abbiamo
sottoscritto un protocollo in Prefettura che ha richiesto tanto lavoro e
i risultati adesso si vedono. La raffineria di Taranto consuntiva 5
anni con zero infortuni, le imprese sono a zero infortuni nell'ultimo
anno e mezzo e vogliamo chiudere il 2015 con zero infortuni per tutto il
sistema'. .
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